mercoledì 25 novembre 2020

"Black Out - Dietro le quinte del lockdown " - The Walk Of Fame Magazine

Viviamo un tempo, in cui la cronaca la fa da padrona su tutti i mezzi stampa, anche quei settimanali che si occupano di moda le lasciano sempre un piccolo spazio, quindi ci vuole un gran coraggio per mettere su una redazione e aprire una testata online che si occupi di musica, spettacolo, cultura, arte, fotografia.
Questo coraggio qualcuno lo ha trovato alla fine del 2019, in tempi non sospetti, rispetto al Covid e, che mai avrebbe pensato di trovarsi in mezzo ad una tempesta, in cui la parola "spettacolo" potesse essere messa all'ultimo gradino di un immaginario podio. Però una volta gettate le basi, costruita la struttura, messe porte e finestre, bisogna arredarla, abitarla, renderla viva. Un compito difficile ma portato avanti con impegno. Questo mi viene in mente se penso a "The Walk Of Fame", magazine online diretto e fondato dal giornalista Federico Falcone. Ambizioso, spesso sopra le righe, rigoroso, puntiglioso, pregi o difetti, come preferite, che però non lo hanno fatto arrendere. Non solo ha fondato il magazine, ma è uscito nell'estate 2020, indimenticabile estate, il libro "Black out - Dietro le quinte del lockdown". 
Avremmo tutti qualcosa da raccontare, rispetto alla clausura imposta per tanti giorni, ma farlo attraverso gli articoli usciti da Febbraio a Giugno 2020 ci fa esplorare sentimenti, emozioni, paure, da un altro punto di vista. 
Il libro si apre con otto interventi, con otto diverse prospettive, a partire da quella del Direttore, che ci fanno entrare nei modi diversi di vivere una situazione che nessuno di noi aveva mai vissuto prima. Nel periodo in cui tutto si ferma, in cui non ci sono mostre, concerti, spettacoli, presentazioni di libri, un magazine che si occupa di questo cosa fa ? Va avanti, si reinventa, intervista personaggi, si concentra sugli eventi rimandati, sulle future riaperture, lo fa con cauto ottimismo, ma non mollando mai. 
Un modo diverso di raccontare il lockdown, raccogliendo in un libro tutto quello che in quel periodo è uscito sul giornale. C'è la sezione dedicata alle interviste molto ricca, quella dedicata alla musica , alla radio e alla televisione, al cinema e al teatro, all'arte e alla cultura, alla fotografia. 
Leggendo questi articoli vi verrà anche in mente dove eravate e cosa stavate facendo nel momento in cui iniziò il primo canto dai balconi, oppure quando i David di Donatello sono andati in scena senza pubblico, oppure quando è mancato il Maestro Ezio Bosso, oppure Pau Dones degli Jarabe De Palo, oppure quando sono iniziati i tour virtuali nei musei. 
Ecco il libro è questo e tanto altro, una raccolta di articoli che però sono uniti da un filo immaginario, quel filo che ha tenuto accese le menti e la speranza durante mesi strani, in cui sembrava di vivere in modo surreale. La costanza di uomini e donne che con la loro penna non hanno smesso di credere nel lavoro del giornalista, di colui che racconta, che supera pure la fantasia della realtà. 
"Black out - Dietro le quinte del lockdown" si legge con facilità, incuriosisce, informa, ricorda, accompagna, ma soprattutto è e resterà una testimonianza di uno dei periodi più assurdi, tristi, difficili, che tutto il mondo mai dimenticherà. 
Mi piace pensare che tra qualche anno, questo libro, sarà una testimonianza fuori dal coro, da rileggere, con la curiosità di ripercorrere quei giorni con i contrappunti di tutto quello che ruota intorno alla parola "cultura", che prima o poi tornerà ad essere praticata, spero meglio e più di prima. 
Come mia abitudine non amo svelare tanto dei libri, li rispetto molto e scrivere due righe in più sui contenuti, soprattutto in questo caso, toglierebbe la sensazione di stupore alla lettura, però potete sbirciare il magazine e magari scrivere due righe al Direttore, vi assicuro sarà molto contento e con lui tutti i componenti della redazione : https://www.thewalkoffame.it/
Alla prossima ! 
Roberta Maiolini 



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