domenica 19 aprile 2020

Libri&Dintorni : la classifica con nuove entrate...del passato prossimo

Le librerie hanno riaperto da meno di una settimana e timidamente i lettori appassionati sono tornati ad acquistare, la classifica di questa settimana ha delle variazioni, ma i libri nuovi sono pochi. 
Al 10° posto scende colei che era prima una settimana fa, Sylvia Browne con "Profezie", al posto in ascesa Michael Connelly con "La fiamma nel buio" uno dei più "nuovi", uscito lo scorso 3 Marzo; all' scende Elena Ferrante "Storia di chi fugge e di resta", al ancora lei con "Storia della bambina perduta", al posto torna il maghetto più famoso, sulla scia dei film che in questi giorni hanno ridato in televisione, parlo di "Harry Potter e la pietra filosofale" di J.K. Rowling. Al posto risale Stefania Auci " I leoni di Sicilia", al posto nuova entrata con Wilbur Smith e Tom Harper "Il fuoco della vendetta" uscito lo scorso 16 Marzo ; al posto in ascesa Gianrico Carofiglio "La misura del tempo", al stabile Alessandro Robecchi "I cerchi nell'acqua", al arriva David Quammen "Spillover", libro di cui vi ho già parlato, uscito nel 2017 e che parla proprio dei virus. 

In questo tempo sospeso molte letture sono inerenti al coronavirus e la classifica degli ebook è ancora più eloquente, al posto infatti c'è "Andrà tutto bene", una raccolta di ben 26 racconti degli autori del Gruppo Gems, il cui ricavato sarà donato all'Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, è uscito lo scorso 9 Aprile, al posto troviamo ancora David Quammen, al "Conosci il tuo nemico. Cos'è, da dove viene e cosa ci insegna il coronavirus" di Valerio Rossi Albertini, uscito lo scorso 10 Aprile. 

Se guardiamo sezione per sezione le classifiche, ci  sono sempre gli stessi nomi, per la "Narrativa italiana" in testa c'è Alessandro Robecchi; per la "Narrativa straniera" sono primi Wilbur Smith e Tom Harper ; nella sezione "Saggistica" è sempre primo Roberto Burioni con "Virus, la grande sfida"; nella sezione "Varia" si tiene in testa Benedetta Rossi "In cucina con voi !", nella sezione "Ragazzi" è prima J.K.Rowling con il maghetto e infine nella sezione "Tascabili" è in testa David Quammen. 

Le classifiche sono de "La Lettura" - Corriere della Sera

Considerando che tutto è fermo un pò di movimento nelle classifiche c'è stato, non si sa quando ci saranno nuove uscite, per molto tempo non ci saranno presentazioni di libri, bisognerà inventarsi qualcosa per ridare slancio ad un settore spesso già in crisi. Io personalmente sento molto la mancanza degli incontri librari, che amo molto, ma prima di arrivare a quello bisognerà riguadagnare la libertà e soprattutto sconfiggere questo nemico invisibile che ha cambiato le nostre vite. Un libro rimane comunque il modo migliore per arricchirci in questo momento così difficile. Io leggo, fatelo anche voi.
Alla prossima ! 

Roberta


lunedì 13 aprile 2020

Libri&Dintorni : la classifica e le librerie che riaprono

Un lunedì particolare questo, lunedì di Pasquetta con le città avvolte da un grande silenzio, elicotteri che girano per controllare se a qualcuno viene in mente di fare pic nic o di uscire, volanti della Polizia che passano sotto casa mia molto spesso. Tutto questo è Pasquetta ai tempi del coronavirus, ma è lunedì e quindi mi occupo di libri. 
La classifica non ha subìto grandi variazioni, al posto rimane ancora la sensitiva americana Sylvia Browne con "Profezie" uno dei libri più letti di questa quarantena, al sale Alessandro Robecchi "I cerchi dell'acqua", un mistery uscito lo scorso 12 Marzo; al posto scende David Quammen "Spillover", anche questo adatto al periodo che viviamo, al stabile Gianrico Carofiglio "La misura del tempo", al scende Elena Ferrante "Storia di chi fugge e di chi resta", al posto stabile ancora lei la Ferrante "Storia della bambina perduta", al scende Donato Carrisi con "La casa delle voci"; all' rientra ancora Elena Ferrante "Storia del nuovo cognome", al scende Stefania Auci "I leoni di Sicilia", infine al 10° posto rientra Michael Connelly "La fiamma nel buio". 
Ho dato un'occhiata anche alle altre classifiche, per la narrativa italiana in testa c'è Robecchi con lo stesso libro che è nella classifica delle vendite generali; per la narrativa straniera è primo Michael Connelly, per la saggistica è primo Roberto Burioni con "Virus, la grande sfida"; nella sezione "varia" rimane in testa Benedetta Rossi "In cucina con voi!", nella sezione "ragazzi" è in testa Alberto Dell'Agnello "Il luna park" , per i tascabili ancora lei è prima Sylvia Browne. Nella classifica degli ebook è primo David Quammen , anche lui con un libro uscito nel 2012 in cui anticipava quello ce sta accadendo ora con il Covid-19. 

Le classifiche sono de "La lettura" - Corriere della Sera.

La buona notizia è che il 14 Aprile potranno riaprire le librerie, anche se le opinioni sono contrastanti, alcuni librai indipendenti non sono d'accordo perchè dicono che non ci sarà la normale circolazione di clienti mentre le spese di affitto, corrente, resteranno le stesse, senza contare che dovranno adeguare i locali con disinfettante all'ingresso, distanza minima di un metro tra i clienti, entrata numerica a seconda della grandezza del negozio. Di contro altri invece si dicono felici per questa riapertura, pronti ad adeguarsi alle regole vigenti e fiduciosi che la gente torni ad acquistare libri. 
Non sono una libraia io, ma sono un'appassionata lettrice, quindi per me la riapertura è una buona notizia, tuttavia comprendo le difficoltà, le case editrici hanno bloccato le nuove uscite, quindi si venderanno i libri già in negozio, ma credo che sia talmente vasto il mondo della letteratura che andandoci ognuno di noi troverà un libro confacente ai propri gusti. Certo cambierà il modo anche di stare dentro la libreria, dove per esempio ci si sofferma agli scaffali, a leggere le quarte di copertina, si gironzola per decidere che genere di libro comprare, ma visto che il nostro modo di vivere cambierà per i prossimi mesi, credo dovremmo adattarci anche al nuovo modo di stare in libreria, sostenere comunque la cultura del nostro paese anche attraverso la lettura, dare modo ai librai di tornare a lavorare, seppur con mascherine e guanti, potrebbe essere un incentivo per spingere le persone a leggere, anche quelle che lo fanno poco. 
Certo comprendo anche chi parla di spese da mantenere perchè non è trascurabile, ma voglio pensare che ogni libraio potrà ritrovare i suoi clienti affezionati. In tempi di coronavirus è difficile a volte dire cosa è meglio o cosa è peggio, abbiamo tutti voglia di normalità, che non tornerà tanto presto, quindi adattiamoci e cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno, sperando anche in aiuti del Governo in termini di fondi, di soldi, che aiutino tutti a ripartire con la speranza nel cuore e la voglia di lavorare. 
I libri sono portatori sani di emozioni, non leggere significa perdere questa grande opportunità.
Alla prossima ! 

domenica 12 aprile 2020

Il tempo sospeso della Pasqua ai tempi del coronavirus

Normalmente c'è un detto che si ripete spesso  : "Natale con i tuoi Pasqua con chi vuoi". Per me non vale, Natale e Pasqua con i tuoi, per scelta, per affetto, per amore verso la famiglia. Pensandoci questa mattina mi sono resa conto che non ho mai trascorso nessuna festa lontana dalla mia famiglia, ci voleva il Covid-19 per allontanarci. Avrei potuto oggi scegliere oggi  di andare a casa di mia madre, avrei potuto vederli e vedere i miei adorati nipoti, ma ho fatto una scelta diversa. Vado a lavoro, sono quella che esce più di tutti, è vero che non sono nè un'infermiera, nè un medico, sono soltanto una speaker e per giunta in radio stiamo andando uno alla volta, ma ho paura, quella paura che mi spinge a preservare i miei genitori che credo sia comune a molti. Certo in questi giorni di quarantena sono andata a vederli, ma non li ho mai avvicinati, sempre a distanza e ho provato mille emozioni, dalla tenerezza, allo sconforto, alla mancanza. Sono molto fisica nelle mie dimostrazioni d'affetto, come tanti, quindi comincio a vacillare, vorrei abbracciarli, rassicurarli, abbracciare mia sorella, i miei nipoti, ma non si può e allora sarà la prima festa lontana dalla mia famiglia. Non so quanti rispetteranno i divieti che ci sono ma credo che ognuno debba fare i conti con sè stesso e con il suo senso civico. 
Vorrei che uscissimo da questo tempo sospeso più umani, perchè le cose, le persone, gli affetti li apprezzi di più quando non ci sono, in teoria. In pratica non so chi ha chiamato chi, chi ha sentito mancanze, chi ha vissuto in una bolla, chi si è seduto ad aspettare. Ognuno vive questo tempo assecondando le sue sensazioni, anche arrabbiandosi, pensando "non mi ha chiamato tizio o non mi ha chiamato caio", non ha pensato che forse poteva fare il primo passo. 
L'amicizia è importante, ma è come una pianta, va curata, ma questo è uno dei luoghi comuni più vecchio di tutti. 
Oggi è il giorno in cui arriveranno gli Auguri su Whatsapp come non sono mai arrivati, in modalità "inoltra a tutta la rubrica", come succede a Natale, perchè  è faticoso pure pensare ad un messaggio da scrivere, allora non mandatelo per niente, ai tempi del coronavirus possiamo risparmiarci messaggi di circostanza, ipocriti, tanto per mandarli. 
Cuciniamo, brindiamo, facciamoci una risata, ripenseremo a questo tempo come un vecchio saggio che ci ha insegnato qualcosa, perchè se davvero non saremo in grado di apprendere, conquistare, capire in questi giorni, credo che la vita poi possa tornare come e peggio di prima. 
Dopo un mese di quarantena ho imparato il valore della solidarietà, lo conoscevo già prima, ma ora ho capito davvero che un gesto verso una persona che è in difficoltà vale tantissimo, pratichiamola anche dopo. Ho capito il senso della giustizia, soprattutto quando vedo persone che non rispettano le regole. Ho imparato il valore di una telefonata inaspettata. 
Mi mancano le mie amiche, i miei amici, il mio lavoro in televisione, le presentazioni dei libri, pianificare le interviste, mi manca il mio parrucchiere, ma quello a tante di noi, mi mancano i sorrisi che ora sono nascosti dietro le mascherine, mi manca la libertà. 
Un'altra cosa che ho imparato è che i rapporti che prima erano vacillanti, non torneranno mai più come prima, nonostante questo tempo sospeso, se non ti mancavi prima difficile ti manchi adesso. Ne ho un paio di rapporti sospesi e per quanto ci ho riflettuto, non ho superato lo scoglio delle cose accadute e che mi hanno ferita, non ho saputo perdonare forse, per quanto ne sia dispiaciuta restano così, il prima e il dopo quarantena non hanno cambiato nulla e mi sentirei ipocrita a far finta niente. 
Oggi ho deciso che sarà una Pasqua il più possibile serena, senza pensare alle mancanze ma cogliendo l'opportunità di viverla in modo diverso, con le videochiamate, cucinando, leggendo e guardando un film. 
Non fatevi abbrutire dai social più di quanto non lo siamo, oggi evitate di discutere come se foste tutti laureati in scienze politiche, avremmo dovuto combattere prima per i nostri ideali, forse saremo in tempo a farlo dopo civilmente. 
Auguro a tutti voi una Pasqua di serenità, con un pensiero a chi combatte in prima linea, alle Forze dell'Ordine che dovranno vigilare se ci comportiamo bene e a chi lo trascorrerà in ospedale. 
"Se hai una famiglia, un amico e un piatto in tavola sei ricco e non lo sai". 
Alla prossima ! 

Roberta Maiolini 


domenica 5 aprile 2020

Libri&Dintorni e la classifica ai tempi del coronavirus

La mia solita rubrica dedicata ai libri è rimasta ferma per qualche settimana, con la chiusura di tutto per l'emergenza, con tutti i festival e le presentazioni annullate, non avevo voglia di sapere chi legge cosa. Ieri mattina però sono tornata in edicola, mi era di strada mentre andavo a lavoro e ho ripreso "La lettura" -  Corriere della Sera. 
Considerando che l'emergenza durerà ancora a lungo ho ripreso una delle mie buone abitudini, così torno a parlare di libri e classifica, una strana classifica, che vede in testa Sylvia Browne con "Profezie", pubblicato nel 2012 e tornato prepotentemente in auge perchè la famosa sensitiva nel libro scrive che nel 2020 il mondo avrebbe dovuto  combattere contro una grave malattia che attacca i bronchi e tutti dovranno indossare mascherine e guanti, scrive anche che sparirà all'improvviso e che si ripresenterà dopo dieci anni, sparendo poi definitivamente. I social hanno fatto da passaparola per far arrivare questo libro primo tra i più venduti. 
Andiamo avanti e scopriamo le altre posizioni : al 2° posto c'è David Quammen con "Spillover", saggio narrativo uscito nel 2012, il suo autore è un divulgatore scientifico e nel suo libro, manco a dirlo, si parla di grandi epidemie. 
Al 3° posto c'è Elena Ferrante con "Storia di chi fugge e di chi resta", al 4° Gianrico Carofiglio "La misura del tempo"; al 5° Donato Carrisi "La casa delle voci", al 6° posto ancora Elena Ferrante "Storia della bambina perduta", al 7° resiste in classifica Stefania Auci "I leoni di Sicilia", all'8° posto Antonio Manzini "Ah l'amore l'amore", al 9° Alessandro Rebecchi "I cerchi nell'acqua", infine al 10° posto fa tris Elena Ferrante con "L'amica geniale". 
Una classifica particolare, come lo è il momento che stiamo vivendo, così ho dato un'occhiata anche agli ebook che sono in offerta su molti siti, vista l'impossibilità di acquistare il cartaceo. Ho trovato al 4° posto della classifica digitale il nuovo lavoro di Andrea Pennacchi  "Pojana e i suoi fratelli" che è uscito il 26 Marzo e appena possibile sarà disponibile la versione cartacea, al 1° posto invece un libro che parla di meccanica quantistica "Quanti" di Terry Rudolph. 
E' ovvio che le letture si adeguano a quelle che sono le nostre emozioni, alla voce "varia" per esempio in testa c'è Benedetta Rossi con "In cucina con voi", segno che non solo i social son pieni di foto dedicate a torte, risotti e pasticcini, ma che le mani in pasta distraggono molto i pensieri e fanno trascorrere meglio il tempo in casa. 
Alla voce "saggistica" in testa c'è "Virus, la grande sfida" di Roberto Burioni. 
E' evidente che pur parlando di libri ...la lingua batte dove il dente duole. Rimandati tutti i festival più importanti, compreso il Salone del libro di Torino, mi auguro si possa tornare presto ad acquistare un libro cartaceo in libreria, il digitale va bene, si fa di necessità virtù, ma la sensazione di aprire un libro, l'odore della carta, piegare la pagina che più mi emoziona, sottolineare con la matita i passaggi più belli non ha eguali. 
Nel frattempo grazie a "La lettura" ci teniamo aggiornati sui gusti letterari, le offerte, le storie, le prossime uscite, le riflessioni, tutto ai tempi del coronavirus.
Resistiamo e leggiamo, la nostra mente ringrazia sempre. 
Alla prossima ! 

Roberta Maiolini 





venerdì 3 aprile 2020

La convinzione ai tempi del coronavirus

Questo tempo sospeso può avere benèfici effetti sulle persone, può aiutare a riflettere, a guardare dentro di sè, a coltivare hobby dimenticati. Certo con quello che accade fuori a volte viene difficile, io questi giorni non riesco a leggere, o meglio lo faccio, ma poco, pochissimo per i miei standard normali, preferisco fare lavori manuali. Sono giorni difficili per il mondo, l'aggiornamento delle 18.00 tutti i giorni con la diretta della Protezione Civile è sempre un pugno allo stomaco, ascolto e poi rimugino, come credo tanti di noi. 
In questo tempo sospeso i primi giorni vuoi per la paura, vuoi per la reclusione appena iniziata, si leggevano sui social post di coraggio, unione, amicizia, insomma tutti sotto la stessa bandiera e lo stesso cielo. Poi però alla distanza si torna sottilmente alla normale realtà, solo sui social naturalmente. 
Questo è il tempo per capire chi ti è amico davvero, chi ci tiene a te, ma è anche il tempo per scoprire legami che non erano quello che pensavamo, persone che credevamo in qualche modo vicine ma che ora sono scomparse nelle stanze delle loro case. 
Questo è anche il tempo per capire chi è corretto e chi no, chi è veramente preparato e chi fa finta di esserlo, chi si spaccia per grande professionista e chi lo è davvero. L'informazione in questo momento ha un'importanza enorme, da quella nazionale a quella locale, ho scoperto testate che non sapevo ci fossero, ho imparato a conoscere firme e voci che prima consideravo a malapena. L'argomento adesso è uno solo, il Covid-19 e tutto ciò che ne consegue, si analizza la qualunque e parlano anche persone poco competenti, lasciatemelo dire, che rivestono quello che dicono con supponenza. Ma si sa quando accadono grandi tragedie si sentono tutti autorizzati a parlare. 
La convinzione, è sempre quella che frega le persone, facendole sentire al di sopra di tutti, hanno la vista e la mente offuscate dalla loro immagine, si sentono un passo avanti a tutti, anche quando la notizia che danno è approssimativa e poco analizzata. Ecco questa è la categoria peggiore che in questo tempo sospeso sta venendo fuori in modo prepotente, in tanti ambiti, ma in quello dell'informazione in modo più crescente. Persone che si spacciano per imparziali, che fanno finta di complimentarsi con il collega o la collega per il pezzo, ma che dentro hanno l'ulcera che gli brucia lo stomaco. 
Noto movimenti meschini ma vado avanti, noto commenti ipocriti ma non mi soffermo, noto superbia, ma non la calcolo, noto falsità e mi faccio una risata. 
Noto articoli scritti molto bene, noto gli approfondimenti veri e concreti, noto le notizie riportate con fonti veritiere, noto persone che sanno fare il proprio lavoro con abnegazione e serietà. 
Mi tiro fuori naturalmente da tutto questo, sono una speaker radiofonica e non una giornalista, potrei esserlo ma non lo sono, un po' per mia scelta, un po' per scelta di altri, ma questa è un'altra storia. Nei miei programmi alla radio in questi giorni faccio poca informazione, intrattengo, parlo di altro, resto sulla musica, sui libri, sul tempo, sulla natura, ma osservo, noto, scorgo  e sorrido un pò. 
In questo il social più utile per me è Facebook, a volte basta un like per farti scoprire cose che ignoravi, perchè ai tempi del coronavirus un like per certa gente fa una enorme differenza. 
Per me questo è il tempo della riflessione, della progettualità, senza quest'ultima non andrei avanti, è il tempo dell'assaporare lo spazio in casa che vivo sempre di corsa, di parlare al telefono con i miei cari, di chiamare amici che non sento da tempo, di videochiamate con le amiche e risate per sollevarci l'umore. Non ho voglia di fare strike adesso, non è il momento, bisogna avere profondo rispetto per questo tempo sospeso perchè ha molto da insegnarci, c'è troppo dolore nel mondo. 
Ma come diceva mia Nonna "ce ne è per tutti, basta saper aspettare", allora io aspetto e non mi siedo nemmeno sulla sponda del fiume, perchè so che non è necessario, perchè so che in guerra e in carestia spesso le iene festeggiano sulla preda, ma restano iene appunto. 
Vorrei che questo tempo ci insegnasse cose buone, ma forse sottolineando queste osservazioni sono la prima io a non dare il buon esempio, forse, ma ignorare queste persone convinte non mi permetterebbe di essere migliore di loro, di cercare di esserlo. 
Ai tempi del coronavirus abbiamo la libertà di pensare, la sicurezza di stare in casa, l'obbligo di proteggerci e proteggere gli altri, la speranza di tornare ad essere meglio di prima, il tempo per capire la lezione importante che la vita ci sta dando; ci aggiungo la certezza per me di non diventare come certe persone rivestite di convinzione. Antipatica si, scorretta mai. 

Alla prossima ! 
Roberta Maiolini