sabato 4 luglio 2020

"Baci da Polignano" di Luca Bianchini, Puglia e amore, un binomio perfetto

Ci sono storie speciali, che quando le leggi scorrono sotto i tuoi occhi e il nuovo libro di Luca Bianchini è proprio una di quelle storie. "Baci da Polignano" edito da Mondadori è uscito alla fine di Maggio, in un periodo in cui anche noi cercavamo di uscire dal tunnel del lockdown, a me è sembrato davvero una luce, aspettavo che Luca pubblicasse un nuovo libro, anzi una nuova storia, perchè le sue sono sempre storie che ti rimangono dentro. Sono certamente di parte, ma non ci provo nemmeno ad essere imparziale, perchè ho letto tutti i suoi  libri e ognuno mi ha regalato emozioni,  quest'ultimo non fa eccezione. 
"Baci da Polignano" è il seguito di "Io che amo solo te" e "La cena di Natale", ma se non avete letto questi due potete comunque leggerlo, perchè si è vero che ci racconta i personaggi di quei due romanzi, ma ci racconta anche le loro storie d'amore e quelle non hanno tempo, quelle puoi collocarle temporalmente dove vuoi. 
Però qualcosa ve la dico : Ninella e Mimì finalmente troveranno il coraggio di vivere il loro amore, quegli amori che "fanno dei giri immensi e poi ritornano" come dice Antonello Venditti, anzi non è che facciano molti giri, perchè loro sono sempre rimasti a Polignano, però pur distanti sono sempre stati vicini, soprattutto i loro cuori. Orlando figlio di Mimì troverà il coraggio di amare davvero, Damiano l'altro suo figlio scoprirà quanto ama sua moglie Chiara, figlia di Ninella; Matilde, moglie di Mimì, troverà in Pasqualino la sua rivincita amorosa. 
Chi mi legge sa che non spoilero mai, anche se il web ovviamente è pieno di recensioni che raccontano tutta la trama del libro, ma io ho sempre quel pudore che mi accompagna quando parlo di libri, di non svelare mai tutto, perchè vorrei incuriosire e non spingere il lettore a prendere il libro e poi rovinargli la sorpresa, togliere quella suspence che ogni lettura deve suscitare in ognuno di noi. Non sapevo nemmeno io di cosa parlasse nello specifico, perchè sì, seguo Luca Bianchini sui social, ma lui è stato bravo ad incuriosire senza mai esagerare e io non vedevo l'ora di tornare trai i vicoli della magnifica Polignano e un giorno andrò a vederli di persona. Luca Bianchini è un piemontese che racconta il mare, la Puglia e Polignano come se fosse nato lì, ti porta per mano tra i vicoli, nei ristoranti tipici, ti racconta quel modo di scrutarsi da vicino nei piccoli centri che vale per tutta l'Italia, il pettegolezzo che vola di bocca in bocca alla velocità della luce, ti descrive posti meravigliosi che ti vien voglia di partire, ti fa entrare nelle storie con emozione e trepidazione, è un abile osservatore che sa riportare nero su bianco la bellezza di posti straordinari, in questo caso Polignano, ma ci ha già portato in Toscana, a Venezia, a Trieste, Londra e ogni volta è un viaggio in cui i particolari e le emozioni fanno  la differenza. Ninella e Mimì ci hanno fatto sognare anni fa e continuano a farlo, se proprio non avete letto i libri precedenti vedete i film con la regia di Marco Ponti e capirete di cosa sto parlando. 
Ci sono autori che sono bravi a scrivere thriller, altri che scrivono polizieschi, oppure biografie, Luca Bianchini è un autore contemporaneo, molto contemporaneo, perchè ogni storia che ci racconta è vicino a noi, è moderna ma antica perchè entra nei sentimenti delle persone, è realistica ma sognatrice perchè nessun amore, nessun incontro è fatto soltanto di cose belle e lui lo sa, è vera perchè ispirata sempre da luoghi o persone che esistono davvero. Non sono imparziale no, non voglio neanche esserlo, da quando ho scoperto Luca Bianchini e per fortuna la cosa risale al suo primo libro, ne ho amato ogni parola e ogni virgola, ha il potere di portarmi lontano, di farmi vedere mentre leggo quello che mi racconta e lo trovo di una grande sensibilità e un un senso dell'umorismo un pò british ma anche ironico e scanzonato. 
Più che una recensione a "Baci da Polignano" questa è una lode all'autore, che ho avuto la fortuna di conoscere due anni fa a Pescara al FLA, un festival bellissimo di libri e altre cose, in cui lui venne per la presentazione di "So che un giorno tornerai" e si è rivelato esattamente come lo immaginavo, un bravissimo comunicatore e una persona cordiale con tutte noi che eravamo lì per lui. 
Non si fanno recensioni così lo so, ma è come quando il tuo idolo è Tiziano Ferro e lo incontri all'autogrill, che fai non lo abbracci ? Tanto è.
Alla prossima ! 

Roberta Maiolini