venerdì 28 agosto 2020

Cinque donne e un arancino di Catena Fiorello Galeano

 Per me i libri sono come il vino, devono decantare. Li compro appena escono e poi li lascio lì, aspetto che passi la buriana delle mille recensioni e poi li prendo in mano. Così ho fatto anche con l'ultimo romanzo di Catena Fiorello, che è in libreria dallo scorso 24 Giugno, "Cinque donne e un arancino. Le signore di Monte Pepe" Edito da Giunti. 

Questa volta al cognome Fiorello, Catena ha aggiunto Galeano, un omaggio a sua madre Sara, mi è piaciuto molto. Il romanzo l'ho letto tutto d'un fiato, anzi ho cercato di rallentare per non farlo finire subito, ma quando sono arrivata all'ultima pagina ero molto soddisfatta, del viaggio che ho fatto, della storia che ho vissuto leggendo, di aver conosciuto cinque donne straordinarie, la Sicilia interna che pochi conoscono ed è bellissima e ho avuto la certezza che torneranno molto presto queste donne insieme ai loro buonissimi arancini. Le cinque donne sono Rosa, Giuseppa, Sarina, Maria, Nunziatina, tutte diverse tra loro per carattere, gusti, vissuto, ma insieme saranno capaci di fare grandi cose. La mia preferita è Rosa, forse perchè ha il nome della mia adorata Nonna, o forse perchè è da lei che parte la giostra su cui saliranno le altre e che vedrà al centro i buonissimi arancini e Monte Pepe, situato nell'entroterra siciliano e sconosciuto anche ai più avvezzi a girare la Sicilia. 

Una storia avvincente, eccitante, riflessiva, nostalgica, entusiasmante, in cui Catena Fiorello Galeano ci prende per mano e a volte con commozione, a volte con ironia, a volte con simpatia, ci trascina con sè alla scoperta di una storia bellissima e mai scontata. Chi mi legge sa che non spoilero mai, le recensioni devono incuriosire e non raccontare tutto il romanzo. Posso aggiungere che ci sono tanti personaggi che ruotano intorno alle protagoniste e che spesso vi verrà voglia di assaggiare le bontà culinarie che vengono cucinate nella storia, arancini compresi. 

E' un romanzo diverso da quelli a cui Catena ci ha abituato, li ho letti tutti e ognuno mi ha lasciato qualcosa, tutte storie bellissime intendiamoci, ma qui l'ho trovata più "leggera", passatemi il termine, come se sapesse che, in questo periodo così complicato per tutti, c'è bisogno di ottimismo, di sognare ad occhi aperti, di vedere il famoso bicchiere mezzo pieno. Mi è piaciuto che spesso ha messo molte frasi in siciliano, più che negli altri, o forse è un'impressione mia, come se parlasse con il lettore con più confidenza ed è stata ancora una volta una grande ambasciatrice della sua terra sicula. 

Questo romanzo mi ha lasciato allegria e speranza, vorrei che lo leggeste con la voglia di trovare positività, ve ne darà tanta. Osservate bene la copertina e poi leggete il romanzo, io ho capito alla fine perchè la copertina è così... e vi piacerà. 

Infine, il libro è dedicato a Pepè, un magnifico cagnolino a cui manca soltanto la parola, ma a volte ha espressioni che sono meglio di quelle umane e quella scritta sulla prima pagina " A Pepè" per me è una bellissima dichiarazione d'amore. 

Alla prossima ! 



sabato 22 agosto 2020

Pagine da musical , il Seven Arts Theatre Studio regala emozioni

L'architetto del musical ha colpito ancora! Si si avete letto bene, esiste, è tra noi ed ha un gran talento. L'architetto in questione è Marco Verna, che oltre ad avere una laurea conquistata con tanto studio, ha parallelamente coltivato i suoi numerosi talenti e l'amore per il musical, che lo hanno spinto a conquistare la terra Marsa con il suo Seven Arts Theatre Studio, la sua "scuola", dove si impara a cantare, ballare, recitare e dove nascono musical che meritano sempre palcoscenici prestigiosi. 

Chi scrive era una delle 6 spettatrici che erano in sala quando qui fu proiettato il film drammatico-musicale "Evita", nel 1996, protagonista Madonna, che si aggiudicò con la parte di Evita il Golden Globe. "Evita" , il musical, debuttò a Londra nel 1978, ebbe un successo strepitoso con più di 3000 repliche, l'edizione di Broadway conquistò 7 Tony Awards al termine della prima stagione. Perchè vi dico questo ? Perchè a Broadway non sono mai andata, ma amo il musical e l'anno scorso ho avuto l'incontro fulminante con Marco Verna e i suoi straordinari allievi. Ho visto due musical prodotti dal Seven Arts, "Il nostro travolgente Sister Act" e poi "Evoluscion", il terzo ve lo racconto tra poco. 

In questa strana estate funestata dal Covid-19 c'è poco di tutto, soprattutto di cultura, spettacoli, incontri. Se si rispettano le regole però si possono fare molte cose, così nel cortile della Scuola Mazzini-Fermi per tre giorni, patrocinato dal Comune di Avezzano, è nato "TrasformAzioni" e ad aprire è stato proprio "Pagine da musical" , prodotto dal Seven Arts Theatre Studio, regia di Marco Verna, special guest un altro grande talento della nostra terra, molto conosciuto, l'attore Corrado Oddi, poi  la sempre magnifica Natascia Pietrangeli, la poliedrica e talentuosissima Valentina Paoloni, l'istrionico Gianpiero Lolli, lo stesso regista Marco Verna che finalmente ho visto all'opera e uno straordinario coro di performers composto da Angelo Piccinini, Michela Piccinini, Valentina Ciocca, Silvia Dantoni, Roberta Gramaglia, Michela Ranieri, Rosario Tramontano. 

"Pagine da musical" è stato scritto proprio per questa rassegna estiva, ha regalato al numeroso pubblico molteplici emozioni. Sul numeroso pubblico vorrei rassicurare che eravamo tutti rigorosamente distanziati, con mascherina per tutta la durata dello spettacolo, posti prenotati quindi nessuno in piedi. Non mi piace spoilerare, chi mi legge lo sa, anche perchè se vi racconto tutto il musical e poi riescono a fare una replica, come mi auguro,tra qualche tempo, vi rovino la sorpresa. 

Quando si va a vedere uno spettacolo si colgono sfumature, dettagli, particolari, diversi per ognuno di noi; posso dirvi che ci sono corsi e ricorsi storici, come li chiamava il filosofo Giambattista Vico, che però vi porteranno a riflettere sulla contemporaneità di alcuni fatti accaduti nel passato e straordinariamente moderni. Il trait d'union delle storie che si vedono in scena è l'attore Corrado Oddi, che ha saputo essere un punto luce importante. Marco Verna ha regalato momenti esilaranti e commoventi, Natascia Pietrangeli ha dimostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, di saper passare da parti drammatiche a parti comiche con la prontezza e la bravura di una professionista "sistiniana". Valentina Paoloni ha una voce in grado di poter affrontare anche note altissime o bassissime, una ragazza giovane, bella e talentuosa,  che può aspirare a palcoscenici importanti. Gianpiero Lolli è davvero un istrione, "io sono un istrione ma la teatralità scorre dentro di me", così cantava Charles Aznavour e così potrebbe cantare Lolli. Mi soffermo sul coro di perfomers che ha accompagnato i protagonisti, oltre alle loro voci erano importanti gli sguardi,colti dai più attenti, che hanno seguito in scena i compagni d'avventura con trepidazione e sorrisi orgogliosi appena accennati. 

Passo alla parte tecnica, le scenografie non deludono mai, sono opere d'arte, realizzate da Claudio Salvini e Sara Terzulli ; i costumi, strepitosi, firmati da Elisabetta Lorusso ; le luci affidate alla maestrìa di Dino Paoloni, l'audio ad Antonio Agostini, il service a cura del sempre presente e grande professionista Filippo Morelli. 

                                     La foto è mia e si vede 

Un musical a cui hanno lavorato tante persone, che ha omaggiato opere letterarie importanti, che ci ha accompagnato, sorpreso, emozionato, una sera di una strana estate, in cui abbiamo capito che uniti si possono fare molte più cose, che l'arte, tanto bistrattata e a volte ignorata, ci regala non solo cultura, ma emozioni che  ci fanno riflettere su chi siamo, cosa proviamo e quanto è importante stare seduti sotto un palco, anche con la mascherina, ad assistere, applaudire, uno spettacolo che è stato portato in scena con sacrificio, ma con l'intento di regalare allo spettatore quelle sane emozioni che solo gli artisti veri sanno regalare.

Alla prossima ! 

Roberta Maiolini