lunedì 6 settembre 2021

Il Club del Professore di Vittorio Tucceri

Ci sono persone che ti conoscono bene e sanno sempre quale consiglio darti, anche quando si tratta di libri, questa volta il consiglio prezioso  è di un  Dottore, che io chiamo Doc e che è ufficialmente il mio "spacciatore di libri", stavolta me ne ha suggerito uno che mi è piaciuto proprio tanto. 

Il libro, anzi il romanzo in questione è "Il Club del Professore" di Vittorio Tucceri. Un romanzo sociale, a tratti noir, che ti prende dalla pagina numero 1 fino alla 113, quando finisce. Ho cercato di capire rigirando il libro tra le mani quale casa editrice lo avesse pubblicato, ma poi ho compreso che è autopubblicato e credetemi, un vero peccato, fossi proprietaria di una casa editrice lo pubblicherei subito, certa del successo che potrebbe ottenere. 

Chi mi legge sa che non amo spoilerare, però questa volta qualcosa in più la scrivo, perchè il libro mi è piaciuto molto, si lo so l'ho già scritto sopra, ma è rafforzativo. Dunque la storia si svolge ad Avezzano (Aq), ridente città abruzzese che si ritrova coinvolta in un gioco culturale-storico-letterario, che prende il via da "Paragrafi" club letterario aperto da Eugenio, un indovinello affisso su una locandina con ricompensa in denaro a chi trova la soluzione, dà il via ad una serie di indovinelli a catena, che poi arriveranno via mail con posta in palio sempre più alta, generando una febbrile ricerca e partecipazione non solo in città ma anche in regione e fuori regione, indovinelli inviati dal Professore, figura misteriosa, di cui poi si saprà che tale Giovanni è suo collaboratore, figura questa piena di mistero e verso la  fine ne scopriremo la vera storia. E' un romanzo ricco di colpi di scena, di mistero, di storia, in cui il messaggio che passa è che la cultura salva ogni città, ogni territorio, ogni popolo, certo qui la vicenda è complicata, un città intera sarà in balia degli indovinelli del Professore, ma dopo ogni tempesta torna sempre il sole e arrivando all'ultima pagina vi dispiacerà perchè sarete arrivati fin lì leggendo tutto d'un fiato , ignari anche del tempo passato a leggere. Sono dell'idea che quando un libro "lo vedi" significa che ha fatto centro e io l'ho visto, riuscivo a vedere tutte le scene mentre le leggevo, sono entrata a pieno nelle vicende perchè la scrittura di Vittorio Tucceri è veloce, scorrevole, minuziosa, particolare, sa mettere gli accenti dove necessario e quindi non è mai lenta o noiosa, anzi .

Posso aggiungere che c'è il Lago del Fucino, Palazzo Torlonia, date storiche, cambiamenti grossi in una città che sotto il punto di vista culturale sonnecchia, ma che vivrà un brusco risveglio, comprendendo solo dopo tanti problemi la ricchezza preziosa che il Club letterario e il Professore hanno generato. 

Mi auguro che questo romanzo venga presto pubblicato da una casa editrice o che l'autore lo condivida con più gente possibile, magari con una presentazione, ci sono storie che meritano il palcoscenico più importante e questa è una di quelle, quindi non aggiungo altro perchè la curiosità possa spingervi a cercarlo questo libro, le storie belle vanno sempre condivise. 


Vittorio Tucceri è laureato in Giurisprudenza, giornalista e scrittore, appassionato lettore, ama autori come Ken Follett e George Simenon, con i suoi libri vuole regalare emozioni e smuovere passioni. Gli altri suoi titoli sono "Attentato al mito" con protagonista Pelè, "Agguato al treno", "Lake Hotel" e alcuni racconti. 

I libri sono portatori sani di emozioni e questo romanzo ne porta tante davvero, ha ragione il Doc che me l'ha consigliato. 

Alla prossima ! 

Roberta Maiolini