domenica 16 febbraio 2020

Libri&Dintorni : la classifica e Il festival - I Boreali

Periodo un pò statico questo nella classifica dei libri più venduti, infatti registriamo una sola nuova entrata al posto con Laura Imai Messina "Quel che affidiamo al vento ", per il resto non cambia nulla, tranne ascese o discese tra i libri che comunque erano già presenti. Scopriamo dunque le altre posizioni : al 10° posto risale Donato Carrisi "La casa delle voci", all' scende Lucinda Riley "La ragazza del sole", al sale Stefania Auci "I leoni di Sicilia"; proseguiamo e al posto, in discesa, troviamo Gianrico Carofiglio "La misura del tempo", in ascesa al c'è Massimo Carlotto "La signora del martedì", in ascesa al posto Tracy Chevalier con "La ricamatrice di Winchester", risalgono al Me contro Te "Le fantafiabe di Luì e Sofì", sale alil libro scritto a quattro mani da Enrico Mentana e Liliana Segre "La memoria rende liberi", infine al posto c'è sempre lui...Antonio Manzini "Ah l'amore l'amore".
La classifica è de "La lettura" - Corriere della Sera. 

Questa settimana mi soffermo su un festival che trovo molto molto interessante e di cui vi ho già parlato nelle passate edizioni, un festival sicuramente rivolto ad un pubblico particolare, interessato all'argomento, ma che ogni anno ne conquista sempre di più, perchè ci porta alla scoperta di un altro tipo di cultura, che trovo affascinante. Il festival in questione è "I Boreali" e si tiene al Teatro Franco Parenti di Milano dal 27 Febbraio al 1 Marzo. 
Giunto alla sua sesta edizione "I Boreali" ha un bilancio attivo e positivo e si è espanso, infatti porta i suoi ospiti anche in altre città italiane, questo succede dalla quarta edizione e quest'anno per quattro giorni ci saranno scrittori, professori, librai, che animeranno il festival con laboratori, reading, dibattiti, concerti, corsi, tantissimi appuntamenti per scoprire da vicino la cultura nord europea, con i grandi nomi che arriveranno a Milano, il tutto ideato e organizzato da  Iperborea, la casa editrice fondata da Emilia Lodigiani nel 1987 proprio per far conoscere la cultura del nord europa in Italia. Iperborea infatti pubblica letteratura della Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Islanda, Estonia, Olanda, Belgio. 
Un festival imperdibile, soprattutto se siete nei paraggi di Milano, ne vale davvero la pena, se volete sapere tutto il programma cliccate qui https://www.iboreali.it/2020/
Alla prossima ! 

mercoledì 12 febbraio 2020

Tea Ranno "L'amurusanza"

"Parola d'ordine ci vuole, mio signore, per accedere alle stanze della vita, parola stramma di desiderio e ardimento che squaglia il gelo e splende sparpaglio di bellezza e luce. La sapesse, Vossia, quella parola ? La covasse da mill'anni in petto?"
"Amurusanza" fa lui senza esitazione. E le porte si spalancano e il sole ride e la vita canta. 

Così è iniziata la mia lettura di "L'amurusanza" di Tea Ranno,edito da Mondadori, un romanzo bellissimo, di un'autrice che ho scoperto per caso ...e mi chiedo "ma come ho fatto a non leggerla prima?"
Sono stata rapita dalla lettura di questo libro, catapultata in una Sicilia meravigliosa, puntigliosa, spigolosa, amorevole, dispettosa, ingannevole, sincera, rispettosa; sono rimasta affascinata dalla scrittura di Tea Ranno, ha raccontato una storia siciliana, con l'intercalare siciliano che mi sembrava di sentirla mentre leggevo. 
Ho visto "L'amurusanza" per caso, curiosando tra i romanzi sul web, il giorno dopo ero in libreria a cercarlo e ho iniziato subito a leggerlo, rassicurata anche dalla copertina in bianco e nero che ritrae una donna e un uomo molto belli, con sguardi fieri. 
Al centro della storia c'è la "tabacchera" donna bellissima, la più bella di tutte, che con il marito possiede la Saracina, una casa con terreno intorno molto bella, sulla quale ha messo gli occhi "occhi janchi" il sindaco traffichino del paese. Questo è il senso stretto, ma intorno a questi due protagonisti girano molte comparse, alcune anche importanti, Nunzia, Lisa, Lucietta, Calcaterra, Roberto, Sarino, Toni Scianna, Acquaforte, Don Bruno, Lorenzo, Corrado, Franca, Scimò. Personaggi che girano intorno ad una tela tessuta con grande maestrìa, che raccontano di un sindaco che teneva sotto scacco un paese e che tra mille imprevisti, colpi di scena, tragedie, cose belle, rimane lui sotto scacco. Ognuno di loro è descritto nei minimi dettagli, sembra di vederli durante la lettura, ognuno di loro partecipa al desiderio della tabacchera di cambiare il paese, qualcuno all'inizio è reticente, ma saranno poi tutti convinti da un evento a cambiare la loro vita, la vita del loro paese, smettendo di essere i burattini di un uomo senza scrupoli. Le donne sono quasi tutte belle, tranne la "piangimorti" che però risorgerà come l'araba fenice, anzi sarà proprio lei a mettere la ciliegina sulla torta per la rinascita di un paese che era alla mercè di occhi janchi .
Ho immaginato davanti ai miei occhi ogni singola scena di questo romanzo e come scrivo qui quando quello che leggo mi piace, se un romanzo lo vedi significa che l'autore è riuscito nell'intento di raccontare una bella storia. E questa lo è, parla di "amurusanza" che è un gesto affettuoso o gentile che si fa verso chi proviamo affetto, parla di donne forti e belle, di uomini meschini ma anche di uomini coraggiosi, di una Sicilia che ha paesaggi meravigliosi, di amicizia, di tanto amore, di disoccupazione, di industria, di coraggio, di inganno, di rispetto. 
Credo di avervi detto anche troppo, dovete scoprirlo quante belle emozioni può regalarvi questo romanzo, è come un viaggio in treno che ferma ad ogni stazione e di ognuna vi mostra un posto diverso, raccontandovi, molto spesso in siciliano, quanta bellezza e forza ci sono in uomini e donne che lottano per lo stesso obiettivo. 
Quando ho capito che stavo arrivando alla fine del libro ero dispiaciuta, ho centellinato le ultime pagine, un pò come quando gusti una buonissima torta e ti rimane l'ultimo pezzettino. Mi ha lasciato una bellissima sensazione, la gioia di aver letto un gran bel romanzo, capace di creare magia.
 Posso soltanto ringraziare Tea Ranno per averlo scritto e spero di poterla ospitare presto nella mia città per una presentazione, oppure andare io ad ascoltarla, vi farò sapere ! 
Nel frattempo praticate "amurusanza" vi aprirà la mente e il cuore.

Tea Ranno è nata a Melilli, in provincia di Siracusa, vive a Roma, è laureata in giurisprudenza e si occupa di diritto e letteratura. Ha pubblicato i romanzi "Cenere" , "In una lingua che non so più dire", "La sposa vermiglia", Viola Fòscari", "Sentimi" e anche tre libri per bambini. 


domenica 9 febbraio 2020

Libri&Dintorni : la classifica e il Festival del giornalismo alimentare

Il lunedì sul mio blog si parla sempre di libri, mi piace iniziare la settimana con uno dei miei argomenti preferiti. Come di consueto uno sguardo alla classifica dei più venduti che registra una new entry e una "rientry". 

Al 10° posto torna Mates "Supereroi per caso", al posto entra "La memoria rende liberi" di Enrico Mentana e Liliana Segre. Vediamo tutto il resto : al posto scende Stefania Auci "I leoni di Siclia", all' stabile Elena Ferrante "la vita bugiarda degli adulti", al in ascesa Me contro Te "Le fantafiabe di Luì e Sofì", al stabile Massimo Carlotto "La signora del martedì", al posto in discesa Tracy Chevalier "La ricamatrice di Winchester", al sale Gianrico Carofiglio "La misura del tempo", al in discesa Lucinda Riley "La ragazza del sole", al posto rimane lui Antonio Manzini con "Ah l'amore l'amore". 
La classifica è de "La lettura" - Corriere della Sera.


Il suggerimento di questa settimana riguarda un festival molto particolare che a me piace molto, è giunto alla sua quinta edizione "Il festival del giornalismo alimentare", si svolgerà a Torino il 20-21-22 Febbraio al Centro Congressi di Lingotto in Via Nizza 280. Tre giorni dedicati a chi si occupa di cibo, a chi ne scrive, ai medici, ai foodlovers. Un appuntamento imperdibile, in tre giorni 30 panel, 150 relatori, laboratori, tavole rotonde, 170 esperti tra chef, giornalisti, imprenditori, foodblogger, che lavoreranno insieme per migliorare la comunicazione che riguarda il mondo alimentare. 
Tanti gli argomenti : le etichette nutrizionali, filiera agricola, dieta mediterranea, solo per citarne alcuni. 
Spazio anche alla giusta alimentazione con una brochure realizzata dalla Fondazione Veronesi, si parlerà anche di guide e riviste gastronomiche, di cibo alla radio con la presenza di alcuni speaker radiofonici ; i laboratori pratici permetteranno esperienze molto belle, facendo riscoprire anche i prodotti a Km 0 , oppure i cibi quotidiani come caffè e pasta, insomma tantissimi eventi in tre giorni sotto il Patrocinio della Regione Piemonte e della città di Torino, più altri importanti partners. 
Visto che ormai si parla di cucina ovunque, questo è un festival che ogni anno acquisisce più importanza e in questo momento è l'unico in Europa strutturato in questo modo, per gli addetti ai lavori e non. Se volete saperne di più cliccate qui https://www.festivalgiornalismoalimentare.it/
Torino è una città splendida, oltre al festival un giro alla scoperta delle sue meraviglie vi renderà ancora più felici. 
Alla prossima ! 


Il Festival di Sanremo alla radio

Ci sono appuntamenti radiofonici che sono imperdibili e improrogabili, uno di questi è il Festival di Sanremo. Sono tantissimi anni che lavoro in radio e la settimana più attesa, quella più faticosa, quella più divertente, più chiacchierata è sempre stata quella dedicata al Festival della Canzone Italiana. Radio Stella non è una realtà nazionale, ma ha sempre seguito il festival  con tanti collegamenti al giorno grazie ai corrispondenti. Al telefono ho conosciuto tanti giornalisti, speaker, alcuni anni erano gli stessi, poi ci sono stati vari cambi. Sentito da noi assume un fascino tutto particolare, quello di scoprire "il dietro le quinte più famoso e chiacchierato d'Italia".
Tanto tempo fa i collegamenti erano con il telefono fisso, chiamavamo una postazione e l'inviato di turno ci raccontava quello che aveva visto, poi con il cellulare grandi cambiamenti, addirittura interviste ai cantanti, poi con internet, i social, sembra di essere proprio lì. Ho visto sotto i miei occhi tutte queste innovazioni che mi sembra di avere iniziato più di 50 anni fa, ma oggi ho la contentezza di una speaker alle prime armi! Siamo connessi, non ci sono più i turni per chi deve andare in radio a collegarsi anche alle 22.00, le alzatacce per il primo collegamento alle 07.00, no ora al più devi rimontare al pc qualche servizio.
Una settimana a sognare di essere a Sanremo, di stare fuori al Teatro Ariston, di girare per la città e incontrare personaggi famosi, questo era il festival per noi ragazzi della radio di provincia, sognatori, ambiziosi, ingenui, desiderosi di vivere da vicino questo evento.
Oggi me lo vivo con più serenità, senza ansia da collegamento, ma con più consapevolezza e con la voglia di seguirlo, lo stesso entusiasmo, supportato dai social che mi permettono di commentare, interagire e un bel televisore grande che dal divano regala splendide emozioni !
Le polemiche hanno sempre accompagnato il festival, ogni anno ne è uscita una diversa o anche di più, le critiche alle canzoni, agli outfit, il pancione finto di Loredana Bertè sembra del medioevo in confronto ad oggi, eppure Sanremo mantiene il suo fascino, quella voglia di vedere chi canta cosa, di passare subito quelle canzoni, che poi dopo una settimana già non ne puoi più, ma le preannunci come le più belle del mondo e le canticchi pure a microfono spento.
Questa settantesima edizione non si è differenziata dalle precedenti, polemiche, super ospiti, "vallette" bionde e more, il balconcino di Vincenzo Mollica che ahimè va in pensione, dopo averci regalato splendidi siparietti, uno zio e un vero professionista che ci ha dato molto con il suo lavoro. Amadeus si è rivelato un presentatore con un gran carattere, se pure era emozionato non lo ha mai dato a vedere, Rosario Fiorello #tornaasanremo ti prego, non è mai troppo, una coppia d'assi la definirei. Tante donne, cantanti, attrici, giornaliste, presentatrici, una diversa dall'altra, ognuna ha portato qualcosa di sè nel bene e nel male. Le canzoni, ognuno ha le sue preferite, a parte qualche scelta discutibile di cui si è molto parlato, tante mi sono piaciute. Un grande Tiziano Ferro, una splendida orchestra, una fantasmagorica scenografia. Tutto bello ? Ma anche no, la noia del monologo di Diletta Leotta che parla di rughe e bellezza, la grandezza indiscutibile di Roberto Benigni che aveva già proposto il Cantico dei Cantici in tv e dopo pochi minuti ho perso l'attenzione, la lunghezza delle serate oltre il limite della decenza e molto altro, però lo promuovo, perchè senza critiche non è festival !
Il podio vincente mi è piaciuto, Diodato ha una grande sensibilità, Francesco Gabbani ha portato una canzone che in radio andrà fortissima, così come i Pinguini Tattici Nucleari. I prossimi giorni ci diranno chi ha davvero fatto centro e chi rimarrà nelle retrovie, intanto possiamo archiviare questa settantesima edizione. 
Ribadisco quello che ho scritto in un mio post, seguo da sempre il Festival di Sanremo, una delle manifestazioni più importanti del nostro paese e dovremmo andarne tutti fieri, nel mondo siamo conosciuti per molte nostre eccellenze e la musica è una di queste, allora invece di fare sempre i detrattori in casa nostra, andiamone fieri. Siamo un popolo di allenatori, poeti e musicisti e qualche volta anche di bugiardi, perchè dopo il grido #boicottiamosanremo in realtà è stata un'edizione dagli ascolti record. 
Viva il Festival, viva la canzone italiana!
Alla prossima ! 


domenica 2 febbraio 2020

Libri&Dintorni : la classifica e le novità editoriali di Febbraio

Consueto appuntamento sul mo blog con i libri, per mancanza di tempo non riesco a scrivere su altro, ma tornerò a farlo. 
Questa settimana nella classifica dei libri più venduti ci sono due new entry, la prima al 10° posto Daniel Pennac "La legge del sognatore", l'altra al posto Massimo Carlotto "La signora del martedì". Perde alcune posizioni e scende al"La fantafiabe di Luì e Sofì" di Me contro Te, in discesa all' anche Elena Ferrante con "La vita bugiarda degli adulti"; Donato Carrisi scende al posto con "La casa delle voci", al troviamo in discesa Gianrico Carofiglio "La misura del tempo", al risale Stefania Auci "I leoni di Sicilia", al sale Tracy Chevalier "La ricamatrice di Winchester", stabili le prime due posizioni, al 2° Lucinda Riley "La ragazza del sole, al posto si conferma Antonio Manzini "Ah l'amore l'amore". 
La classifica è de "La lettura" - Corriere della Sera. 

Dopo la classifica un'occhiata ad alcune nuove uscite di questo mese di Febbraio appena iniziato.

Partiamo da Lorenzo Marone "Inventario di un cuore in allarme" edito da Einaudi, racconta del modo autoironico di un ipocondriaco di affrontare le sue fobie, le sue paure, ricorrendo all'astrologia, alla medicina, alla psicologia, alla religione, trasmettendo il positivo messaggio che bisogna accogliere con leggerezza le imperfezioni che ci rendono unici. Lorenzo Marone torna con un bellissimo romanzo, ex avvocato che ha ceduto il passo all'amore per la scrittura ha scritto e pubblicato libri belli e ricevuto molti premi, sa catturare il lettore dalla prima pagina. In libreria dall'11 Febbraio. Da non perdere. 

Il 13 Febbraio per Edizioni Corbaccio uscirà "Il paese mormora" di Emilio Martini, protagonista il Commissario Gigi Bertè che dopo aver affrontato un caso drammatico ha bisogno di riposo, così opta per una vacanza in Valcamonica a Montenorbo, che sembra un posto tranquillo,in realtà serpeggiano rancori e maldicenze per una vicenda del passato mai risolto e il Commissario di ritroverà suo malgrado coinvolto in una storia mai risolta. Una storia avvincente scritta si da Emilio Martini ma in realtà da due penne, perchè dietro questo nome ci sono due sorelle Elena e Michela Martignoni, che hanno scritto romanzi storici e altri gialli con protagonista il Commissario Bertè. Da leggere anche i precedenti. 

Il terzo libro che vi suggerisco è Professor Vincenzo Lionetti "Ristoceutica" edito da Mondadori, in cui l'autore, che è medico chirurgo e Professore associato di anestesia e rianimazione presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, ci spiega la ristoceutica, cioè come associare i singoli alimenti per comporre un pasto funzionale che porti benefici alla nostra salute,soprattutto per la prevenzione delle malattie cardio e cerebrovascolari, come unire gusto e metodo scientifico. Un viaggio appassionante tra storia, mito e scienza, una guida autorevole tutta da scoprire. In libreria dal 18 Febbraio. 

Per questa settimana è tutto, i libri sono portatori sani di emozioni , alla prossima !