mercoledì 29 agosto 2018

Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli - Chiara Moscardelli

Ho conosciuto Chiara Moscardelli nel 2011, quando è uscito il suo primo libro "Volevo essere una gatta morta", l'ho intervistata per la radio e si è rivelata una gran bella personcina. Poi sono usciti altri suoi tre libri "La vita non è un film", "Quando meno te lo aspetti" e a Maggio scorso l'ultimo, "Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli" edito da Giunti. 
Teresa è una protagonista sui generis, di quello che io definisco un "thrilhumour", un pò giallo, un pò ironico, un pò divertente, una storia ambientata a Strangolagalli, cittadina in provincia di Frosinone, terra natìa di Teresa, psicologa, che vi torna dopo l'ennesima delusione lavorativa, per non parlare della vita sentimentale, una donna che porta con sè l'ombra di un padre ingombrante, famoso psichiatra di grido e la figura di una madre fuggita quando lei era bambina. Teresa ha vestiti particolari, abbina colori a volte in modo improbabile, però la lingerie che indossa sotto gli abiti è molto sexy, ha una memoria fotografica pazzesca e spesso non si stima molto. Dolcemente complicata potrei definirla come dice una canzone di Fiorella Mannoia. Purtroppo per lei si ritrova coinvolta in un omicidio che all'inizio viene scambiato per suicidio, ma la sua mente arguta scoverà dettagli sfuggiti ai più. Questo thrilhumour è pieno di personaggi particolari, dal Sindaco di Strangolagalli, alla figlia Irma la panterona, alla Signora Marisa piccola di statura ma piena di risorse, a due affascinanti uomini, un poliziotto ed un giornalista pronti ad occupare un posto speciale nel cuore della Papavero, fino a Paolo, il povero sventurato che viene ucciso ...o si è suicidato ? 
Niente, di più non vi dico, se cercate in rete è ovvio che trovate molte recensioni, più dettagliate della mia, ma se state leggendo vuol dire che non conoscete la trama del libro, quindi non spoilero di più. Si legge in un batter d'occhio, la scrittura della Moscardelli è scorrevole, piacevole, divertente, usa un linguaggio che va dritto al punto, senza orpelli e che vi farà proseguire nella lettura pagina dopo pagina, tanto che alla 301esima pagina penserete " è già finito?"
 Imparerete a conoscere Strangolagalli, paese del frusinate e la sua storia particolare, apprezzerete la minuziosità delle descrizioni e vi farete tante risate alternate a momenti di commozione e riflessione.
Teresa Papavero vi conquisterà e alla fine leggete i ringraziamenti, sono tanti, tutti diversi e vi faranno sorridere anche quelli, perchè la Moscardelli ha un modo tutto suo di citare e ringraziare amici, colleghi, parenti, lettori, lettrici e tutte le persone che ruotano intorno alla sua vita.
Una storia talmente ben raccontata che aspettiamo già la prossima, in cui Teresa Papavero chissà cosa combinerà!
Chiara Moscardelli è un vulcano di energia, portatrice sana di buonumore e dispensatrice di storie egregiamente raccontate, non perdete tempo, fate la conoscenza di Teresa, che della famosa vispa forse ha solo gli abiti, per il resto è una mancata "commissaria".

Chiara Moscardelli è nata a Roma, ma vive a Milano da alcuni anni, è la responsabile editoriale della narrativa di Baldini+Castoldi,dopo aver lavorato per svariati anni come responsabile ufficio stampa anche per altre case editrici,il sabato e la domenica si dedica alla promozione dei suoi libri, è una delle penne più promettenti del panorama letterario italiano.

Vi allego il link dell'intervista che mi ha rilasciato poco tempo fa : 
http://www.trendemoda.it/cultura/libridintorni-intervista-a-chiara-moscardelli-scrittrice-ironica-divertente-e-un-po-detective/



venerdì 24 agosto 2018

Il caffè dei miracoli - Franco Di Mare

Franco Di Mare è un bravissimo giornalista, che certo non ha bisogno di essere presentato da me come tale, ma oltre che stimarlo come giornalista, lo stimo come scrittore. Mi ero già imbattuta (trovate la recensione qui sul mio blog) su "Il teorema del babà", che a dire il vero è uscito dopo "Il caffè dei miracoli" edito da Rizzoli, che ho appena letto, ma chi mi legge sa che io non guardo le uscite in ordine cronologico, spesso è il titolo che mi spinge a prendere in mano un libro e anche questa volta è andata così. Dunque conoscevo già Bauci (come una delle città invisibili di Italo Calvino), splendido borgo della costiera amalfitana, protagonista del romanzo in questione, un borgo dove davvero succedono tante cose, ma tutto ruota intorno alle donne, croce e delizia del sindaco Rocco Casillo. L'ambiziosissimo primo cittadino, per omaggiare il grande Fernando Botero, fa esporre in pubblica piazza, davanti la chiesa del paese, la Maya Tropical, raffigurante una donna "formosa" come tutte quelle di Botero e completamente nuda. La "statua" porterà scompiglio in tutto il borgo, dal parroco, a Michele iphone, titolare del bar in piazza che sa sempre tutto, a Carmela la fruttivendola a Venanzio il netturbino, alla Dottoressa Neri, al Maresciallo Mannino. Una storia piena di personaggi, di vite che si incrociano, di strategie politiche e amorose, di abbandoni e ritrovamenti, di amori che nascono, di indagini alla Montalbano. Un romanzo bello, scorrevole, piacevole, scritto con uno stile inconfondibile, come solo Franco Di Mare sa avere nel raccontare storie di quel sud bellissimo che tanti ci invidiano e tanti ci criticano, ma intriso di sentimenti veri, di bellezze naturali straordinarie, di storie particolari che solo chi ci ha vissuto sa riportare nero sù bianco. Come sempre non vi svelo di più, i libri vanno accennati, ma non raccontati nei dettagli, la curiosità deve sempre avere la meglio. Bauci è un borgo dove tutti vorremmo andare in vacanza, posto proprio lì in una delle coste più belle del mondo, pieno di turisti in estate e vuoto d'inverno, come la maggior parte dei luoghi di vacanza, racconta la varia umanità con i suoi entusiasmi, generosità e tante debolezze, che l'occhio dell'autore tratteggia con meravigliosa ironia come chi sa bene di cosa sta raccontando. Trentuno capitoli da leggere con animo leggero e pronto al sorriso e allo stupore, questo è "Il caffè dei miracoli", un romanzo che vi farà sentire a casa, divertendovi ed emozionandovi.

Franco Di Mare è nato a Napoli, è conduttore tv, giornalista, scrittore, inviato di guerra nei posti più caldi come Balcani, America centrale, Africa, ha realizzato reportage straordinari.Anche come scrittore raccoglie molti consensi, con "Il cecchino e la bambina" del 2009, "Non chiedere perchè" del 2011 arrivato anche in finale al Premio Bancarella, "Il paradiso dei diavoli" del 2012, "Il caffè dei miracoli" del 2015, " Il teorema del babà" del 2017 ed è uscito da poco il suo ultimo lavoro " Barnaba il mago". Ha vinto molti premi e ha ricevuto molti riconoscimenti, un grande professionista, che sa raccontare quello che vede e comunicare emozioni, sia attraverso il suo lavoro di giornalista che di scrittore.


mercoledì 22 agosto 2018

Casi umani di Selvaggia Lucarelli

Credo sia una delle donne in assoluto più criticate, è capace di dividere le folle, io faccio parte delle sue estimatrici, la seguo da sempre, la trovo ironica, divertente, pungente, a volte sopra le righe, ma non le manda a dire a nessuno e questo ai miei occhi fa di lei una "tosta".
E' uscito a Luglio il suo quarto lavoro letterario "Casi umani" edito da Rizzoli, letto davvero d'un fiato, anche perchè non è lunghissimo, ma soprattutto è "umano", lei è Selvaggia Lucarelli.
Tutto parte dalla fine di una storia d'amore importante e Selvaggia racconta in prima persona il dopo, quando si cerca di elaborare il dolore, ma si prova anche a sentirsi ancora belle, affascinanti e in grado di conquistare un altro uomo. Solo che davvero i peggio li ha incontrati tutti lei, appunto casi umani, uomini che inizialmente sembrano il massimo della vita e poi viene fuori l'esatto contrario. Ogni capitolo ha il nome di uno di questi disgraziati incontrati sul suo cammino di donna ferita dalle pene d'amore, ma non il nome vero, il soprannome che Selvaggia Lucarelli dà ad ognuno dopo aver scoperto le magagne. Il peggio di tutti è Mister Foglio Excel, di una taccagneria e tirchieria di altri tempi, che all'inizio, al primo incontro aveva già dato segnali di questo suo problemino, ma poi davvero si supera. Non vi dico i soprannomi degli altri per non rovinarvi il piacere della lettura e della scoperta, di personalità che purtroppo si incontrano davvero nella vita, bisogna stare molto attente. La Lucarelli racconta di questi casi umani con la sua solita autoironia, che a volte ho trovato un pò forzata, in alcune battute esagerata, ma ci può stare, non può essere sempre tutto perfetto e poi, ovviamente, è solo un mio pensiero. Quello che racconta il libro è realtà, perchè una donna ferita cerca sempre delle conferme e a volte non sempre trova l'uomo giusto al momento giusto, anzi spesso accade il contrario, perchè manca la lucidità di pensiero, si pensa che potrebbe essere il compagno  perfetto, che finalmente farà dimenticare l'uomo che ha reciso con un taglio netto improvviso la relazione che si pensava fosse quella per tutta la vita. Un vademecum molto utile, che ci insegna come riconoscere dalle prime avvisaglie questi problematici soggetti travestiti da possibili principi azzurri.
Spero solo che Selvaggia questi uomini non li abbia incontrati davvero, che ci sia un pizzico di fantasia nel raccontare, perchè altrimenti penserei che davvero li ha cercati con il lanternino, finchè finalmente ha incontrato il suo attuale compagno, bello, affascinante e in perfetta sintonia con lei. Certo a volte per arrivare in cima alla montagna si devono percorrere sentieri irti e faticosi, ma incontrare Mister ho una cosa per te, ladruncolo indefesso e seriale, minerebbe la sicurezza di qualunque donna, 
Un libro spassoso, divertente, ironico, in alcuni momenti surreale,  una vera guida per donne deluse dall'amore, che leggendolo impareranno a pensare sempre positivo, il peggio è sempre dietro l'angolo. Breve, avrei voluto fosse più lungo, l'ho letto in un batter d'occhio, a testimonianza che la lettura è scorrevole e piacevole, molto piacevole. Non spoilero di più, va letto per capire la varia o avariata umanità in fatto di amore che ci circonda. Un pò d'invidia per Cenerentola viene, un ballo le è stato sufficiente per capire che quello era il suo Principe ed è bastata una scarpetta per farli rincontrare, oggi per farti rispondere ad un messaggio su whatsapp devi pregare, soffrono tutti di crampi alle mani. Cara Selvaggia aspetto il prossimo, non far passare troppo tempo ! 

Selvaggia Lucarelli, editorialista per "Il Fatto Quotidiano", speaker radiofonica, giudice nel programma televisivo "Ballando con le stelle", autrice di altri libri come "Che ci importa del mondo" o "Dieci piccoli infami", attivissima sui social, molto seguita, è tornata in libreria con " Casi umani" edito da Rizzoli.