mercoledì 13 marzo 2019

Matrigna - Teresa Ciabatti

Ho acquistato in libreria un mese fa l'ultimo lavoro di Teresa Ciabatti "Matrigna", Solferino Editore, incuriosita dalla copertina e dal titolo. Un romanzo che ti tiene con il fiato sospeso, un ritmo sincopato, un andirivieni di passato presente e a volte anche futuro, un'introspezione che si insinua nei meandri della psiche della protagonista Noemi, bambina e di colpo giovane donna e poi adulta, sulla quale "pende"la scomparsa del fratellino Andrea, scomparsa che la metterà sempre in secondo piano per la sua famiglia. Una madre Carla egocentrica, un padre pacato, una zia presente e laboriosa. 
Un romanzo che si legge in poco tempo, il desiderio di scoprire le sorti di Noemi vi farà arrivare all'ultima pagina in men che non si dica, per esplorare quanto l'animo umano possa nascondere, rifiutare, cambiare, analizzare vicende ed emozioni che sembrano sopite, sensazioni che fanno crescere con una convinzione che poi viene smontata pezzo per pezzo, fino ad arrivare a scelte coraggiose, si di quel coraggio che per una vita non si ha e che poi viene fuori tutto insieme, ricomponendo un puzzle i cui pezzi erano sparsi qui e là. Il finale è nebuloso, come lo è Noemi, ma vi lascerà la sensazione di aver attraversato tutte le fasi di una vita di una donna che invece che viverla ne è stata per certi versi spettatrice, rifiutando sentimenti e situazioni di normalità che resta una parola estranea per tutto il romanzo. 
Teresa Ciabatti ha una scrittura particolare, a tratti sincopata, spesso cambiano i tempi della storia con sortite al passato e poi al presente che un pò confondono, ma sicuramente ha la capacità e il pregio di saper descrivere situazioni familiari particolari e portarvi per mano il lettore nello scandagliare quelle che sono le diversità della appunto varia umanità. 
"Matrigna" è sicuramente un modo per raccontare la maternità , il suo lato difficile e oscuro, lo fa in un luogo senza stagioni, senza tempo, senza descrizioni del posto in cui si svolge la storia se non per cose essenziali, tipo la casa, la distanza del paese dalla città, il giardino, il resto è sospeso, ma la riflessione finale che susciterà sarà sorprendente e inaspettata, in alcuni momenti si fa fatica a seguire il filo conduttore o i pensieri della protagonista, ma il modo di scrivere della Ciabatti è questo, essenziale oppure come flusso di coscienza oppure sincopato, la famiglia comunque e in questo caso madre e figlia, restano al centro dell'attenzione.

Teresa Ciabatti è nata ad Orbetello ed è scrittrice e sceneggiatrice, è laureata in lettere moderne,il suo primo romanzo uscito nel 2002 è "Adelmo torna da me", ancora "I giorni felici " del 2008,"Il mio paradiso è deserto" nel 2013, "La più amata" nel 2017 finalista al Premio Strega e "Matrigna" del 2018. Ha scritto racconti e anche molte sceneggiature.



Nessun commento:

Posta un commento