lunedì 13 aprile 2020

Libri&Dintorni : la classifica e le librerie che riaprono

Un lunedì particolare questo, lunedì di Pasquetta con le città avvolte da un grande silenzio, elicotteri che girano per controllare se a qualcuno viene in mente di fare pic nic o di uscire, volanti della Polizia che passano sotto casa mia molto spesso. Tutto questo è Pasquetta ai tempi del coronavirus, ma è lunedì e quindi mi occupo di libri. 
La classifica non ha subìto grandi variazioni, al posto rimane ancora la sensitiva americana Sylvia Browne con "Profezie" uno dei libri più letti di questa quarantena, al sale Alessandro Robecchi "I cerchi dell'acqua", un mistery uscito lo scorso 12 Marzo; al posto scende David Quammen "Spillover", anche questo adatto al periodo che viviamo, al stabile Gianrico Carofiglio "La misura del tempo", al scende Elena Ferrante "Storia di chi fugge e di chi resta", al posto stabile ancora lei la Ferrante "Storia della bambina perduta", al scende Donato Carrisi con "La casa delle voci"; all' rientra ancora Elena Ferrante "Storia del nuovo cognome", al scende Stefania Auci "I leoni di Sicilia", infine al 10° posto rientra Michael Connelly "La fiamma nel buio". 
Ho dato un'occhiata anche alle altre classifiche, per la narrativa italiana in testa c'è Robecchi con lo stesso libro che è nella classifica delle vendite generali; per la narrativa straniera è primo Michael Connelly, per la saggistica è primo Roberto Burioni con "Virus, la grande sfida"; nella sezione "varia" rimane in testa Benedetta Rossi "In cucina con voi!", nella sezione "ragazzi" è in testa Alberto Dell'Agnello "Il luna park" , per i tascabili ancora lei è prima Sylvia Browne. Nella classifica degli ebook è primo David Quammen , anche lui con un libro uscito nel 2012 in cui anticipava quello ce sta accadendo ora con il Covid-19. 

Le classifiche sono de "La lettura" - Corriere della Sera.

La buona notizia è che il 14 Aprile potranno riaprire le librerie, anche se le opinioni sono contrastanti, alcuni librai indipendenti non sono d'accordo perchè dicono che non ci sarà la normale circolazione di clienti mentre le spese di affitto, corrente, resteranno le stesse, senza contare che dovranno adeguare i locali con disinfettante all'ingresso, distanza minima di un metro tra i clienti, entrata numerica a seconda della grandezza del negozio. Di contro altri invece si dicono felici per questa riapertura, pronti ad adeguarsi alle regole vigenti e fiduciosi che la gente torni ad acquistare libri. 
Non sono una libraia io, ma sono un'appassionata lettrice, quindi per me la riapertura è una buona notizia, tuttavia comprendo le difficoltà, le case editrici hanno bloccato le nuove uscite, quindi si venderanno i libri già in negozio, ma credo che sia talmente vasto il mondo della letteratura che andandoci ognuno di noi troverà un libro confacente ai propri gusti. Certo cambierà il modo anche di stare dentro la libreria, dove per esempio ci si sofferma agli scaffali, a leggere le quarte di copertina, si gironzola per decidere che genere di libro comprare, ma visto che il nostro modo di vivere cambierà per i prossimi mesi, credo dovremmo adattarci anche al nuovo modo di stare in libreria, sostenere comunque la cultura del nostro paese anche attraverso la lettura, dare modo ai librai di tornare a lavorare, seppur con mascherine e guanti, potrebbe essere un incentivo per spingere le persone a leggere, anche quelle che lo fanno poco. 
Certo comprendo anche chi parla di spese da mantenere perchè non è trascurabile, ma voglio pensare che ogni libraio potrà ritrovare i suoi clienti affezionati. In tempi di coronavirus è difficile a volte dire cosa è meglio o cosa è peggio, abbiamo tutti voglia di normalità, che non tornerà tanto presto, quindi adattiamoci e cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno, sperando anche in aiuti del Governo in termini di fondi, di soldi, che aiutino tutti a ripartire con la speranza nel cuore e la voglia di lavorare. 
I libri sono portatori sani di emozioni, non leggere significa perdere questa grande opportunità.
Alla prossima ! 

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