mercoledì 12 febbraio 2020

Tea Ranno "L'amurusanza"

"Parola d'ordine ci vuole, mio signore, per accedere alle stanze della vita, parola stramma di desiderio e ardimento che squaglia il gelo e splende sparpaglio di bellezza e luce. La sapesse, Vossia, quella parola ? La covasse da mill'anni in petto?"
"Amurusanza" fa lui senza esitazione. E le porte si spalancano e il sole ride e la vita canta. 

Così è iniziata la mia lettura di "L'amurusanza" di Tea Ranno,edito da Mondadori, un romanzo bellissimo, di un'autrice che ho scoperto per caso ...e mi chiedo "ma come ho fatto a non leggerla prima?"
Sono stata rapita dalla lettura di questo libro, catapultata in una Sicilia meravigliosa, puntigliosa, spigolosa, amorevole, dispettosa, ingannevole, sincera, rispettosa; sono rimasta affascinata dalla scrittura di Tea Ranno, ha raccontato una storia siciliana, con l'intercalare siciliano che mi sembrava di sentirla mentre leggevo. 
Ho visto "L'amurusanza" per caso, curiosando tra i romanzi sul web, il giorno dopo ero in libreria a cercarlo e ho iniziato subito a leggerlo, rassicurata anche dalla copertina in bianco e nero che ritrae una donna e un uomo molto belli, con sguardi fieri. 
Al centro della storia c'è la "tabacchera" donna bellissima, la più bella di tutte, che con il marito possiede la Saracina, una casa con terreno intorno molto bella, sulla quale ha messo gli occhi "occhi janchi" il sindaco traffichino del paese. Questo è il senso stretto, ma intorno a questi due protagonisti girano molte comparse, alcune anche importanti, Nunzia, Lisa, Lucietta, Calcaterra, Roberto, Sarino, Toni Scianna, Acquaforte, Don Bruno, Lorenzo, Corrado, Franca, Scimò. Personaggi che girano intorno ad una tela tessuta con grande maestrìa, che raccontano di un sindaco che teneva sotto scacco un paese e che tra mille imprevisti, colpi di scena, tragedie, cose belle, rimane lui sotto scacco. Ognuno di loro è descritto nei minimi dettagli, sembra di vederli durante la lettura, ognuno di loro partecipa al desiderio della tabacchera di cambiare il paese, qualcuno all'inizio è reticente, ma saranno poi tutti convinti da un evento a cambiare la loro vita, la vita del loro paese, smettendo di essere i burattini di un uomo senza scrupoli. Le donne sono quasi tutte belle, tranne la "piangimorti" che però risorgerà come l'araba fenice, anzi sarà proprio lei a mettere la ciliegina sulla torta per la rinascita di un paese che era alla mercè di occhi janchi .
Ho immaginato davanti ai miei occhi ogni singola scena di questo romanzo e come scrivo qui quando quello che leggo mi piace, se un romanzo lo vedi significa che l'autore è riuscito nell'intento di raccontare una bella storia. E questa lo è, parla di "amurusanza" che è un gesto affettuoso o gentile che si fa verso chi proviamo affetto, parla di donne forti e belle, di uomini meschini ma anche di uomini coraggiosi, di una Sicilia che ha paesaggi meravigliosi, di amicizia, di tanto amore, di disoccupazione, di industria, di coraggio, di inganno, di rispetto. 
Credo di avervi detto anche troppo, dovete scoprirlo quante belle emozioni può regalarvi questo romanzo, è come un viaggio in treno che ferma ad ogni stazione e di ognuna vi mostra un posto diverso, raccontandovi, molto spesso in siciliano, quanta bellezza e forza ci sono in uomini e donne che lottano per lo stesso obiettivo. 
Quando ho capito che stavo arrivando alla fine del libro ero dispiaciuta, ho centellinato le ultime pagine, un pò come quando gusti una buonissima torta e ti rimane l'ultimo pezzettino. Mi ha lasciato una bellissima sensazione, la gioia di aver letto un gran bel romanzo, capace di creare magia.
 Posso soltanto ringraziare Tea Ranno per averlo scritto e spero di poterla ospitare presto nella mia città per una presentazione, oppure andare io ad ascoltarla, vi farò sapere ! 
Nel frattempo praticate "amurusanza" vi aprirà la mente e il cuore.

Tea Ranno è nata a Melilli, in provincia di Siracusa, vive a Roma, è laureata in giurisprudenza e si occupa di diritto e letteratura. Ha pubblicato i romanzi "Cenere" , "In una lingua che non so più dire", "La sposa vermiglia", Viola Fòscari", "Sentimi" e anche tre libri per bambini. 


Nessun commento:

Posta un commento