domenica 4 luglio 2021

"Regina blues" di Antonello Loreto

 "A chi resiste. Alla mia città". Sei parole, importantissime per comprendere bene il romanzo di Antonello Loreto "Regina blues" edizioni Progetto Cultura, non una dedica a qualcuno, ma a quella città che è la protagonista della storia. 

Un romanzo corale, che racconta un prima e un dopo quel 6 Aprile che tutti gli abruzzesi, soprattutto quelli dell'entroterra conoscono bene, gli aquilani ancora meglio. Corale perchè racconta di 22 ragazzi che devono disputare la finale di calcio delle scuole tra Liceo Classico e Liceo Scientifico, 23 con Syd che è l'arbitro ma anche la voce narrante. Antonello Loreto racconta la vigilia della gara incastrandola con la vita di ventitre ragazzi , le loro passioni, i sogni, le loro famiglie, tutti con nomi particolari, Zito, Getulio, Monrao, Pasao, Nico, solo per citarne alcuni, con lo sfondo dei vicoli, piazze, fontane, monumenti di Regina che poi diventa blues per quella vena di malinconia che arriverà. La partita si disputerà il pomeriggio del 6 Aprile, di domenica, che nel romanzo è alla fine degli anni '80 e non nel 2009, perchè racconta l'adolescenza di quei ragazzi che in quelli anni erano adolescenti, ma che poi da quel giorno diventeranno adulti, quelli che ce la faranno e che 28 anni dopo ricorderanno l'urlo agghiacciante della terra. 

Una scrittura diretta, senza orpelli, ma ricca di particolari quella di Antonello Loreto, che con grande maestrìa cuce questa storia che detta così, può sembrare surreale, ma lui riesce davvero a farci entrare nella vita dei componenti delle due squadre, a farci percorrere quei vicoli e quelle strade, a farci percepire la tensione della partita di calcio più importante, riesce a farci sentire quella musica di cui parlano i ragazzi, che amano i ragazzi, tanto che Banco del Mutuo Soccorso, The Smiths, Culture Club e tanti altri, ti pare di sentirli mentre leggi il romanzo. Una capacità di pochi scrittori suscitare così tante emozioni e prenderti per mano creando scenari e musica. Un libro, quando lo vedi mentre leggi, vuol dire che oltre che scritto bene sa entrarti dentro e toccare quelle corde necessarie a metterti in connessione con la storia. 

Il prima e dopo un evento naturale ma inaspettato, temuto e affrontato, prima e dopo una giovinezza, prima e dopo una sciagura, affrontata con tanto coraggio e determinazione. Antonello Loreto ama la sua città e si percepisce da ogni rigo, da ogni parola, "Regina blues" è una grande dimostrazione d'amore, la voglia di andare avanti nonostante tutto, narrato con uno stile moderno, attraverso la metafora della partita di calcio, lo sport più amato dagli italiani, quello giocato con finezza, con tecnica, con agonismo, perchè alla fine ogni battaglia che affrontiamo può portarci al gol, in fuorigioco o al fallo di fondo. 

268 Pagine da leggere tutte d'un fiato, senza perdere neanche un dettaglio, vi regaleranno molte emozioni, facendovi scoprire una penna davvero preziosa. 

Antonello Loreto è nato a L'Aquila ma vive a Roma da molti anni, laureato in Giurisprudenza dopo alcuni lavori nel marketing sceglie la strada della scrittura. Direttore artistico di alcune rassegne letterarie ha già pubblicato nel 2014 "La favola di Syd" , nel 2016 "Un'altra scelta" e alla fine del 2018 "Regina blues". 

Riassumere la vita di uno scrittore in poche righe non sempre è facile, di Antonello Loreto capirete molto di più leggendo il suo ultimo romanzo, ognuno di noi ha la sua Regina ma blues è una sola, scopritela. 

Alla prossima ! 

Roberta Maiolini 



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