domenica 22 luglio 2018

"Il primo caffè del mattino" di Diego Galdino

La rima del titolo è proprio carina, non so se l'autore ha pensato che fosse simpatica, mattino-Galdino, a me piace molto. Durante uno dei miei ultimi giri in libreria, ho acquistato "L'ultimo caffè della sera" di Diego Galdino, ho letto la quarta di copertina e ho scoperto che con Sperling & Kupfer aveva pubblicato anche "Il primo caffè del mattino", così l'ho ordinato e l'ho letto per primo. In ritardo, dato che è uscito da un pò, ma i libri per me non hanno scadenza, quindi mi sono calata nel magico mondo di Massimo Tiberi, proprietario di un bar a Trastevere. Come ogni bar che si rispetti ha i suoi clienti abituali e qui potete scegliere il vostro preferito,da Luigi il falegname a Tonino il meccanico, da Pino il parrucchiere ad Antonio l'idraulico, fino a Dario, settantenne aiutante di Massimo e figura amicale e paterna. La vita di Massimo viene rivoluzionata dall'incontro-scontro con Geneviève, francesina che eredita un appartamento proprio di fronte al Bar Tiberi. Una storia d'amore con tanti protagonisti, con l'incanto della Roma bella, ricca di arte, di cose affascinanti e di racconti che si perdono nella notte dei tempi. Una storia travagliata quella che vivrà Massimo, riflessivo e ossessivo, mai innamorato, che cede al fascino degli occhi di questa giovane francese un pò particolare, che lo farà soffrire, non dormire, ma che gli insegnerà molto, tanto, sui sentimenti e su chi lo circonda. Non racconto altro, ma non per paura di spoilerare, tanto trovate in rete tutto quello che volete sapere, ma perchè vorrei che vi venisse la curiosità di leggerlo. Diego Galdino è bravo e curiosando ho scoperto che ha davvero un bar, quindi ho capito perchè riesce ad entrare così a fondo nell'animo di chi legge, chi è dietro il bancone ascolta tutte le nostre storie, capisce i nostri umori, malumori e contentezze e solo per la pazienza meriterebbe molto di più che il titolo di "barista". Diego Galdino ci porta a spasso in una Roma bellissima, mai conosciuta, raccontata con rispetto, quasi devozione e ci fa entrare nel cuore di Massimo che potrebbe essere un qualsiasi ragazzo di un'altra città e lo fa con pulizia, passatemi il temine, con delicatezza...certo a volte Massimo è un pò logorroico, ma tutto quello che fa lo fa con il cuore, ed è  per questo che l'ho seguito volentieri in tutti i suoi pensieri, a volte cervellotici, dietro un amore che gli dà tanto da pensare. Mi piace la scrittura di Diego Galdino, è pulita, semplice e profonda nello stesso tempo, sfodera colpi di scena che non ti aspetti e vai avanti nella lettura per capire proprio cosa ne sarà di Massimo. Alla fine del libro trovate "E tu di che caffè sei?", una lista di caffè straordinaria e se trovate il vostro preferito, vi spiega anche come siete e perchè scegliete quel tipo di caffè. 
Ora ho iniziato l'ultimo, cioè " L'ultimo caffè della sera", uscito da poco e che Galdino sta presentando in giro per la nostra penisola,in questi giorni in Calabria. Appena ho finito vi farò sapere se mi è piaciuto come quello del mattino...il caffè. Nel frattempo se lo leggete anche voi fatemi sapere. Ah il mio caffè preferito è al vetro e non sono ipocondriaca caro Diego, mia nonna lo faceva così :-) 

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