mercoledì 1 marzo 2017

Non mi vendere mamma di Barbara Alberti

E' uno dei libri più belli che ho letto in questi ultimi mesi, un piccolo volume che racchiude in sè una storia che fa riflettere, gioire, piangere, imprecare, sorridere e pensare....tanto.
Asia è la protagonista, giovanissima donna cresciuta in orfanotrofio, ostaggio sentimentale di Lillo suo compagno di sventura ma anche suo aguzzino, approfittatore, sfruttatore. Asia non ha mai conosciuto l'amore in qualunque sua forma e nell'ingenutià del suo piccolo orizzonte pensa che quello che ha è il massimo. Lillo la fa prostituire e le fa vivere una vita di ansie e paure in balìa di creditori e spacciatori. Poi pensa di aver trovato la chiave di volta in un sito per madri surrogate, così entrano in scena i ricchissimi coniugi Tramp, texani , che per 150.000 euro fanno fare ad Asia la madre surrogata, portandola per nove mesi in una lussuosa clinica svizzera. Non scendo troppo nei particolari, dovete leggerlo, però devo parlarvi del personaggio più importante, Chico. Entra in scena con un calcetto nella pancia della mamma ...poi le parla, si le parla, un grande affabulatore questo bambino, un sapiente seduttore, ha poco tempo per convincere Asia a non venderlo ai texani e lo fa anche con mezzi magici, le fa vedere film bellissimi, le racconta favole struggenti, la fa ridere, le fa origliare conversazioni altrui, soprattutto quelle dei coinugi Trump e le fa capire che così buoni come lei crede non sono.
Barbara Alberti tratta il tema dell'utero in affitto con una piccola fiaba, con ironia, contrapponendosi a chi lo definisce un gesto d'amore e definendolo schiavitù e compravendita umana.
" Non mi vendere mamma" di Barbara Alberti ( Nottetempo) si legge in un attimo e io nel farlo ho riso, ho pianto, mi sono innervosita e ho amato tanto Asia ma soprattutto Chico, ho immaginato questo bimbo dalla faccia furbetta che cercava di convincere la madre quanto sarebbe stato bello stare insieme.
Il tema è sicuramente non facile, ma l'autrice lo affronta con uno stile ironico, diretto, senza retorica, Barbara Alberti oltre ad essere una grande donna è una grande " penna", passatemi il termine e dopo aver letto anche questo suo lavoro l'ammiro ancora di più.
E' un libro breve ma che vi lascerà tante bellissime emozioni.


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